Italien – das Land der Sehnsucht der Deutschen.
In der Vergangenheit erlebte Friedrichshafen verschiedene Verknüpfungen mit Italien. Die Beziehungen zu Italien waren und sind teils schön, teils waren sie grausam. Im Zweiten Weltkrieg waren unfreiwillig mehr als 1000 Italiener als Zwangsarbeiter und Kriegsgefangene in der Rüstungsindustrie von Friedrichshafen eingesetzt. Ein grausames Schicksal, an das noch heute eine italienische Delegation des A.N.P.I. aus dem Piemont immer im Mai auf dem KZ-Friedhof Birnau erinnert.
Die ersten Begegnungen mit Italien nach dem Krieg begannen ab 1953 mit der Eröffnung des Eiscafés „Italia“ direkt an der Uferpromenade. Das war der Treffpunkt der Jugend.
In den fünfziger Jahren kamen bald die ersten sogenannten Gastarbeiter an den Bodensee und erlebten Situationen die Antonio Timpano in seinem Buch „Leben in der Baracke“ beschreibt. Bereits 1962 begannen sich dann die Italiener in Friedrichshafen als selbständige kulturelle Gemeinschaft zu organisieren. Ein italienischer Elternverein kümmerte sich in diesen Jahren um die nach Friedrichshafen eingewanderten italienischen Frauen und Männer und besonders um die Kinder. Viele italienische Familien kamen aus dem südlichen Italien, die Kinder wuchsen mit zwei Sprachen und Kulturen auf und pflegen noch heute die Wurzeln im Land ihrer Familien.
Bald entstand eine katholische Pfarrei für die Friedrichshafener Italiener. Gottesdienste in italienischer Sprache und Feste mit mediterranem Flair zogen auch manche deutschen Mitbürger an. Die Pfarrei „Santa Caterina da Siena“ ist seit ihrer Gründung 2001 ein integrierter Teil von Friedrichshafen.
Der Italienische Kulturverein bietet mit seinem breit gefächerten Jahresprogramm eine Plattform für die Begegnung aller Menschen beider Kulturen und Nationen. Italienische Pizzerien, italienische Mode, italienisches Eis sind heute Alltag in Friedrichshafen.
Und am Ufer des Bodensees blickt mancher nach Süden und denkt: „Wenn diese Berge nicht wären, könnten wir gleich Italien sehen“. Ja – es geht ganz leicht nach Imperia über die Alpen, und in etwas mehr als einem halben Tag kann man Ligurien und unsere Partnerstadt Imperia erreichen.
L’Italia – la terra del desiderio per i tedeschi.
In passato, Friedrichshafen ha vissuto diversi legami con l’Italia. I rapporti con l’Italia sono stati e sono a volte belli e a volte crudeli. Durante la Seconda guerra mondiale, più di 1000 italiani furono impiegati involontariamente come lavoratori forzati e prigionieri di guerra nell’industria degli armamenti di Friedrichshafen. Un destino crudele che ancora oggi viene ricordato da una delegazione italiana dell’A.N.P.I. del Piemonte ogni maggio al cimitero del campo di concentramento di Birnau.
I primi incontri con l’Italia del dopoguerra iniziarono nel 1953 con l’apertura della gelateria “Italia” direttamente sul lungolago. Questo era il luogo di incontro dei giovani.
Negli anni Cinquanta arrivarono presto sul Lago di Costanza i primi cosiddetti „Gastarbeiter“, che vissero situazioni che Antonio Timpano descrive nel suo libro “La vita nella baracca”. Già nel 1962 gli italiani di Friedrichshafen iniziarono a organizzarsi come comunità culturale indipendente. In quegli anni, un’associazione di genitori italiani si occupava degli uomini e delle donne italiani immigrati a Friedrichshafen, soprattutto dei bambini. Molte famiglie italiane provenivano dall’Italia meridionale, i bambini crescevano con due lingue e culture e ancora oggi mantengono le loro radici nel Paese delle loro famiglie.
Per gli italiani di Friedrichshafen fu presto istituita una parrocchia cattolica. Le funzioni religiose in italiano e le feste dal sapore mediterraneo attirarono anche molti concittadini tedeschi. La parrocchia “Santa Caterina da Siena” è parte integrante di Friedrichshafen sin dalla sua fondazione nel 2001.
Con il suo ampio programma annuale, l’Associazione Culturale Italiana offre una piattaforma di incontro tra persone di entrambe le culture e nazioni. Le pizzerie italiane, la moda italiana e il gelato italiano fanno ormai parte della vita quotidiana di Friedrichshafen.
E sulle rive del Lago di Costanza, alcuni guardano verso sud e pensano: “Se non fosse per queste montagne, potremmo vedere subito l’Italia”. Sì, è facile arrivare a Imperia attraverso le Alpi, e in poco più di mezza giornata si può raggiungere la Liguria e la nostra città gemella Imperia.